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Quando l’architettura prende vita

© PBSI

Dove mi trovo? Questo luogo sembra una chiara radura in mezzo a una foresta oscura, con scintillanti riflessi luminosi e uno stagno al centro, in cui i visitatori possono ammirare uno straordinario gioco di luci e ombre. Basta avvicinarsi per sentire il bisogno di immergersi in questa atmosfera incantata.

GROVE (in italiano “boschetto”) è il titolo di questa installazione di Philip Beesley e del Living Architecture Systems Group alla Biennale Architettura 2021 di Venezia. Essere invitati a questa mostra internazionale significa entrare a far parte dell’Olimpo dell’architettura. È già la seconda volta che l’architetto canadese e il suo team ricevono tale onore. Ed è anche un palcoscenico importante per il PLEXIGLAS®, che qui assume forme organiche di una bellezza mozzafiato.

Nell’intervista Beesley illustra la sua visione per un’architettura viva e all’avanguardia, spiegando, inoltre, com’è stato possibile trasformare le lastre di PLEXIGLAS® in delicate figure, che ricordano cristalli di ghiaccio, nuvole, piume e tele. Assieme alla luce e alla tecnologia digitale, creano una propria dinamica, che cattura l’attenzione del pubblico, attirandolo a sé.

Questo linguaggio di design e l’utilizzo del vetro acrilico del marchio PLEXIGLAS® (commercializzato con il nome ACRYLITE® in Canada e negli Stati Uniti) sono caratteristiche tipiche dei progetti dell’agenzia di design interdisciplinare Philip Beesley Studio Inc. Queste imponenti sculture spaziali hanno ricevuto grande attenzione nelle mostre di tutto il mondo. Beesley aveva già rappresentato il Canada, suo paese di origine, alla Biennale Architettura 2010 con l’installazione “Hylozoic Ground”.

Philip Beesley

Più che un architetto: Philip Beesley rende l’architettura un’esperienza emotiva. Utilizza le molteplici proprietà del PLEXIGLAS® per realizzare affascinanti installazioni, che provocano reazioni nei visitatori mediante l’uso di luce, suono e movimento.

© Alex Willms, willmsalex@gmail.com

La Sua installazione alla Biennale Architettura 2021 di Venezia si intitola GROVE. Che cosa attende i visitatori?

I visitatori entrano nel gigantesco salone buio dell’Arsenale, sede della mostra. Sullo sfondo vedono fluttuare una nuvola, rischiarata da singole fonti luminose. Avvicinandosi all’installazione GROVE, appaiono colonne simili a totem, che circondano una serie di immagini proiettate sul pavimento, che ricordano uno stagno scintillante. Si sentono un leggero bisbiglio e strani suoni, che si fanno sempre più forti. Avvicinandosi ancora di più, si nota come le colonne siano in realtà delle raffinate costruzioni simili a ceste, che nascondono al loro interno altoparlanti a forma di goccia. La stessa nuvola è formata da migliaia di elementi interconnessi, che hanno la forma di pizzi eleganti, sopra cui sono appese luminose fiale di vetro piene di liquido. Nello stagno è possibile ammirare un mondo in continua trasformazione. Si tratta di un film di animazione CGI, che riprende il linguaggio delle forme della mia opera e la forma delle nuvole e delle colonne installate.

Entrata dell’installazione GROVE

GROVE è il nome dell’installazione di Philip Beesley e del Living Architecture Systems Group alla Biennale Architettura 2021. PLEXIGLAS®, luce, suono e animazione CGI conferiscono all’opera un aspetto incantato.

© PBSI

Una nuvola di PLEXIGLAS®

Il PLEXIGLAS® assume in questa installazione forme organiche di una bellezza mozzafiato. “Il PLEXIGLAS® XT è particolarmente adatto a lavori complessi, che richiedono il taglio al laser, come quelli per realizzare fibre sottili e motivi delicati”, afferma Philip Beesley.

© PBSI

Architettura mozzafiato

GROVE è un luogo d’incontro del tutto nuovo e aperto. Al contrario di muri massicci, che implicano sempre una separazione dall’ambiente, questa delicata struttura trasmette uno straordinario senso di stabilità e protezione.

© PBSI

In che modo questa installazione rispecchia il motto della Biennale “How will we live together?”?

I visitatori hanno la possibilità di sperimentare un nuovo tipo di architettura, in cui possono per così dire immergersi. GROVE è un luogo d’incontro del tutto nuovo e aperto. Invece che da massicci muri divisori, i visitatori sono circondati da delicate strutture intrecciate, che trasmettono uno straordinario senso di stabilità e protezione. GROVE rivela uno spazio, che può essere utilizzato come una sorta di foro pubblico o di teatro. Al centro vi è l’esperienza collettiva di osservare le immagini proiettate e ascoltare le intrecciate composizioni sonore, riparati dalla nuvola luminosa, che fluttua sulle teste dei visitatori.

Qual è la filosofia di Living Architecture?

Il Living Architecture Systems Group studia le future possibilità dell’architettura. È un gruppo internazionale, che si dedica allo sviluppo di un’architettura viva. Essa si basa sull'idea, che la sostanza degli edifici moderni e dei loro dintorni nasconda sistemi sempre più complessi. I componenti fisici possono agire da strutture flessibili e reattive. L’intelligenza e l’interattività delle infrastrutture intelligenti sono in grado di creare una “coscienza” tangibile. Sistemi intelligenti e strutture reattive vengono connessi gli uni alle altre, per mettere in una nuova luce i materiali e l’ambiente circostante.

Questi tre tipi di sistemi possono essere suddivisi in tre categorie: struttura, informazione e metabolismo. I pensatori contemporanei, che si occupano di nuove tecnologie, vedono in questi tre sistemi il prerequisito fondamentale per la creazione della vita. Tramite la connessione di strutture reattive, lo scambio di informazioni e una specie di metabolismo, l’architettura diventa quasi viva.

Presentazione dell’installazione GROVE di Philip Beesley e del Living Architecture Systems Group alla Biennale Architettura 2021.

Cosa Le piace del PLEXIGLAS® e quali sono le proprietà che La aiutano di più nella lavorazione del materiale?

Per i nostri prototipi abbiamo spesso bisogno di lastre di materiale flessibile e trasparente. Il materiale estruso del marchio PLEXIGLAS® è particolarmente adatto a lavori complessi, che richiedono il taglio al laser, come quelli per realizzare fibre sottili e dettagli trasparenti e delicati. È difficile trovare un altro materiale così facile da lavorare al laser, che rimane elastico e resistente, mostrando allo stesso tempo un’eccellente trasmissione della luce.

Per i nostri lavori più recenti utilizziamo materiali sostenibili e di derivazione biologica. In quest’ottica il PLEXIGLAS® svolge un ruolo fondamentale, perché è estremamente leggero e necessita di poco materiale. Il PLEXIGLAS® è l’elemento più importante, che ci consente di realizzare la modellazione di questi sistemi in cambiamento.

È una metamorfosi mozzafiato. Come fa a trasformare le lastre di PLEXIGLAS® in strutture così estremamente delicate?

Non appena abbiamo il progetto di un componente, i miei colleghi ed io creiamo dei modelli di taglio digitali. I singoli componenti vengono tracciati con grande cura in un modo che ricorda un mosaico, per ridurre al minimo gli scarti di materiale. Con l’aiuto di questi modelli, tagliamo le lastre di PLEXIGLAS® con la nostra grande macchina da taglio laser. Una volta terminata questa fase, estraiamo manualmente le singole parti. I componenti piatti vengono poi riscaldati, al fine di plasmarli in forme diverse tramite speciali dispositivi. Con il calore, infatti, i componenti in PLEXIGLAS® diventano elastici e plasmabili.

Che ruolo ha la luce nelle Sue sculture?

La luce svolge una funzione molto importante in questi ambienti a immersione totale. Le nostre installazioni interattive sono munite di centinaia, se non migliaia di LED, che rispondono alla presenza dei visitatori tramite sensori. Il software è programmato in modo tale da riunire in cluster i gruppi interconnessi, che riescono così a comunicare tra loro. Ecco che in tutto il sistema nascono dei collegamenti basati sul comportamento. Essi creano a loro volta nell’installazione degli effetti luminosi, che si rifanno ai discorsi dei visitatori.

Ci piace utilizzare anche la classica illuminazione da mostra, sottolineando così l’atmosfera e il gioco di luci e ombre. Il PLEXIGLAS® cristallino e le fiale di vetro realizzate appositamente per filtrare la luce espandono la presenza fisica della scultura, formando strutture fluttuanti, che creano un gioco di luci e ombre sulle superfici circostanti.

Breve estratto da Grove Cradle, Regia: Warren Du Preez & Nick Thornton Jones in collaborazione con Philip Beesley, Musica: Salvador Breed, 2021 © Video by PBSI

Quanto tempo ha impiegato il suo team a realizzare GROVE?

Il primo progetto era pronto dopo circa quattro mesi. Il mio studio ha creato digitalmente i componenti per la versione finale nell’arco di tre mesi. La scultura è, poi, stata montata nelle tre settimane precedenti all’inaugurazione della Biennale. Le animazioni e il sound design sono stati realizzati parallelamente in stretta collaborazione con i registi Warren du Preez e Nick Thornton Jones, il compositore Salvador Breed, la stilista Iris van Herpen e lo studio di registrazione 4DSOUND.

Retrospettiva: l’opera di Philip Beesley alla Biennale Architettura 2010: “Hylozoic Ground”

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